Emergenza coronavirus in Italia, prende forma la fase 2: si dovrebbe iniziare dalle aree a bassa densità produttiva.
La task force nominata dal governo continua a lavorare senza sosta per avviare la fase 2. Giuseppe Conte vuole partire il prima possibile, magari già entro la fine di aprile. Il progetto è ambizioso ma i primi passi in questa direzione potrebbero essere mossi a breve.
Coronavirus in Italia, prende forma la fase 2
Dal 4 maggio qualcosa cambierà, sicuramente per quanto riguarda le aziende. La riapertura potrebbe avvenire in base alla densità produttiva delle zone. Ad avere il via libera dovrebbero essere prime le aree con meno fabbriche, imprese e lavoratori in generale. In questo modo le prime aperture interesserebbero zone in linea teorica meno affollate di altre dove la concentrazione di uffici farebbe muovere diverse centinaia di persone.
Potrebbero anticipare i tempi il mondo della moda e quello dell’auto, che potrebbero riaprire i battenti prima della fine di aprile.
Le misure da osservare negli uffici
Tutti dovranno attenersi a delle condizioni stringenti. Nei posti di lavoro si dovrà garantire il distanziamento sociale. Saranno inoltre obbligatori i dispositivi di protezione individuale. Laddove fosse possibile si dovrebbe confermare la formula dello smart working. Per le aziende che non possono sfruttarlo di dovrebbe procedere con ingressi ed uscite a scaglioni.
Gli anziani dovrebbero essere gli ultimi ad avere il via libera
Per quanto riguarda la popolazione si dovrebbe procedere con un allentamento delle misure restrittive a fasce d’età. Una strategia necessaria per tutelare i soggetti più a rischio, che numeri alla mano rappresentano le persone più colpite dal coronavirus.
Coronavirus, per la fase 2 un’applicazione al posto dell’autocertificazione?
L’ultima novità dovrebbe interessare l’autocertificazione. L’Italia ne ha cambiate tante in poco tempo. L’idea è quella di sostituire il modulo con un’applicazione da scaricare sul proprio telefonino.
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